Lo scopo di questo blog


Fare bene due cose contemporaneamente, è difficile. In Politica, ancora di più.
Chi è stato eletto ad una carica, non deve ricoprirne altre, ma portare a termine la prima nel modo migliore.
Questo Blog è nato per segnalare tutti quei casi di politici italiani che ricoprono doppi incarichi (elettivi o di nomina politica), o che abbandonano la posizione per cui sono stati eletti per candidarsi ad un'altra (Rispetto del Mandato), o che si candidano contemporaneamente a piu' cariche, per scegliere la piu' conveniente.
Per ciascuno di questi politici cerchiamo di fornire tutti i riferirmenti ed i contatti, invitandovi a scrivergli per convincerli a comportarsi correttamente verso i propri elettori, anche se la legge, a volte, non lo impone.
In sezioni dedicate del Blog vi daremo tutti gli aggiornamenti e le risposte dei politici interpellati.
Partecipate! fate sentire la vostra voce!

domenica 30 ottobre 2016

Doppio incarico? per noi è NO

La riforma costituzionale che saremo chiamati ad approvare o a respingere il prosssimo 4 dicembre, tocca molto da vicino i temi di cui questo blog si occupa: doppi incarichi ed altre simili amenità.
Come noto, il nuovo Senato figlio della riforma Renzi-Boschi, sarà composto, per il 95%, di "doppi incarichi".
Ecco il nuovo articolo 57 che ne definisce i componenti:

"Art. 57. – Il Senato della Repubblica è composto da novantacinque senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali e da cinque senatori che possono essere nominati dal Presidente della Repubblica.
I Consigli regionali e i Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano eleggono, con metodo proporzionale, i senatori tra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, tra i sindaci dei Comuni dei rispettivi territori.
Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a due; ciascuna delle Province autonome di Trento e di Bolzano ne ha due. [...]"

Perciò il nuovo Senato sarà composto di consiglieri regionali e sindaci, più 5 membri nominati dal Presidente della Repubblica tra personalità di spicco.

A questo punto, bisogna fare alcune osservazioni, per meglio capire cme funzionarà questo importante organo di rappresentanza degli enti locali:

  • la durata in carica, come senatore, coinciderà con quella dell'istituzione che li ha eletti o nominati: i Consigli regionali per i 74 consiglieri regionali, i consigli comunali per i 21 sindaci, il presidente della Repubblica per i 5 nominati (infatti, la durata del mandato per questi ultimi coincide con il settennato del Presidente);
  • non percepiranno uno stipendio, avranno però la diaria per rimborso spese (pari a quasi 4000 Euro per i Senatori attuali), forse un rimborso per segretari e assistenti (3600 Euro per i Senatori attuali);
  • avranno l'immunità come parlamentari, cioè non saranno perseguibili per reati collegati al ruolo svolto come Senatori;
  • i compiti del nuovo Senato non sono semplici, soprattutto in relazione agli impegni locali di tutti i componenti: infatti saranno tenuti a discutere e votare, dopo la Camera, leggi costituzionali, leggi elettorali, leggi riguardanti gli enti locali, i trattati internazionali, le funzioni di senatore (ineleggibilità, incompatibilità), e poi tutte queste: le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma (no, non ho preso la scorciatoia, è proprio scritto così in Costituzione) ... quindi è chiaro a tutti di cosa si occuparà il Senato!
Ecco perchè noi di "no doppio incarico" non siamo favorevoli a questa riforma
  • come faranno i senatori, già impegnati a fare il Sindaco o il Consigliere Regionale, a conciliare il lavoro locale con il lavoro da Senatore? tenuto conto anche di spostamenti, aerei, treni, ... 
  • il Senato, per svolgere molti dei suoi compiti, avrà delle scadenze precise: 5 giorni per una cosa, 10 giorni per un'altra, a volte questi tempi sono ridotti alla metà, insomma, un calendario stringente e assolutamente inconciliabile con riunioni ogni due settimane, con il fatto che spesso mancherà il numero legale, che non sarà possibile raggiungere le maggioranze richieste per semplici problemi di sovrapposizioni con impegni locali pressanti.
  • senza contare il tempo che verrà perso a livello locale, nei consigli comunali e regionali, paralizzati dal fatto che mancherà il Sindaco, mancherà la maggioranza, decisioni rimandate e così via. Insomma, un grande caos in cui sarà impossibile tenere sotto controllo costi e risultati.

Non possiamo quindi che esprimerci per il NO al referendum costituzionale, che produrrà solo inefficienza e aumento dei costi e renderà completamente inutile un Senato a mezzo servizio, un Senato ridotto a dopo-lavoro dei consigli regionali, utilizzato, come siamo ormai abituati a vedere, solo come medaglia da appendere al petto, come titolo onorifico per amministratori locali arrivisti e onnipresenti, o come premio di consolazione per ripagare da altre esclusioni più remunerative.
Insomma, uno strumento in più in mano alla CASTA per gestire premi ed equilibri dentro ai partiti.

2 commenti:

  1. Al momento chi sceglie la lista da candidare per il senato?

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    1. intendi con la legge attuale? naturalmente sono i partiti, però sono i cittadini a votare. Cittadini che possono anche votare un candidato di un partito diverso da quello votato per la Regione o per il Sindaco. Con la nuova Costituzione, invece, saranno mantenute probabilmente le stesse proporzioni tra partiti presenti nel consiglio regionale. Per il sindaco, invece, ci si scannerà, nel senso che molto verosimilmente verrà mandato un sindaco dello stesso partito che ha la maggioranza in Consiglio Regionale. Ma in realtà nessuno conosce con certezza cosa avverrà, perchè la legge verrà fatta solo se la nuova Costituzione sarà approvata

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