Lo scopo di questo blog


Fare bene due cose contemporaneamente, è difficile. In Politica, ancora di più.
Chi è stato eletto ad una carica, non deve ricoprirne altre, ma portare a termine la prima nel modo migliore.
Questo Blog è nato per segnalare tutti quei casi di politici italiani che ricoprono doppi incarichi (elettivi o di nomina politica), o che abbandonano la posizione per cui sono stati eletti per candidarsi ad un'altra (Rispetto del Mandato), o che si candidano contemporaneamente a piu' cariche, per scegliere la piu' conveniente.
Per ciascuno di questi politici cerchiamo di fornire tutti i riferirmenti ed i contatti, invitandovi a scrivergli per convincerli a comportarsi correttamente verso i propri elettori, anche se la legge, a volte, non lo impone.
In sezioni dedicate del Blog vi daremo tutti gli aggiornamenti e le risposte dei politici interpellati.
Partecipate! fate sentire la vostra voce!

venerdì 12 luglio 2013

Il curioso caso dei sindaci al governo

Non solo Delrio e Zanonato hanno avuto l'arduo compito di accollarsi, oltre all'incarico di Sindaco, anche quello di membri del governo Letta.

Altri due sono infatti i "primi cittadini" che sono entrati, in maniera abbastanza inattesa e, fatemi dire, fortuita tra i ranghi del governo, anche se non in prima fila.
Si tratta del Sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, rieletto nel 2011 per quarta volta, e del suo collega, molto meno conosciuto, Walter Ferrazza, primo cittadino di Bocenago, minuscolo comune della Val Rendena, ai piedi delle dolomiti di Brenta.

Il primo è diventato Vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, in quota PD. Il secondo invece è Sottosegretario alle Presidenza del Consiglio, con delega agli affari Regionali ed alle Autonomie.
Nessuno dei due, pare, ha la minima intenzione di ritirarsi dal ruolo di sindaco. Almeno per ora.
Ma se del primo è risaputa la popolarità, a Salerno, dove nel 2011 ha raccolto al primo turno il 74% dei voti dei concittadini, la storia del secondo personaggio è quanto meno singolare.

doppio incarico Ferrazza
Il sindaco e sottosegretario Ferrazza
L'ingegner Ferrazza, classe 1974, nel 2010 diventa sindaco di Bocenago, un centinaio di case tra i boschi della val Rendena, nemmeno 500 abitanti, anche contando gli orsi che ogni tanto l'attraversano per scendere al torrente ad abbeverarsi.
Molte le passioni di Ferrazza: oltre al golf, anche la caccia. Non di poltrone, proprio di animali, di cui le sue vallate sono piene. Ma non abbastanza, forse, perchè spesso si avventura anche in battute extraregionali.
Proprio durante una di queste, in quel di Modena, cattura la sua preda più importante. O viene catturato, questo non si sa. Si tratta di Benedetta Samorì.
Non un nome qualunque, è la nipote di quell'avvocato Samorì che nel 2012 si propone come alternativa ad Alfano alle primarie del PDL.
Le primarie, come sappiamo non ebbero luogo. Allora, il buon Samorì fonda un partito, il MIR, praticamente una costola del PDL, con cui nel 2013 corre in coalizione per le elezioni politiche.
Anche in Trentino si presenta una lista del MIR, in cui, al terzo posto, compare proprio il Nostro, il sindaco Ferrazza.
La lista non ottiene quella che si può definire una valanga di voti: 1348 (0,43%) in tutto il Trentino. Ma a Bocenago è un tripudio: 51 voti, quasi il 20% (il PD fermo a 37 voti, solo il PDL fa meglio, con 70).
Un successo così non si può dimenticare. Quando, al momento di scegliere lo staff del Governo, quella pletora di vice e di sotto segretari su cui si avventano i partiti, un posticino spetta anche alla costoletta MIR (d'altra parte, 2200 'mi piace' in Facebook non si possono trascurare). Il patron del movimento, l'avvocato Samorì, viene cooptato, ma non se la sente. Forse vuole dedicarsi solo al partito, o forse guarda più lontano. Lui non si è scordato del successo del sindaco di Bocenago, e lo propone al suo posto.
E così, inaspettatamente, il primo cittadino lascia la sua Bocenago, con in mano un biglietto aereo comprato su internet dalla fidanzata Samorì.
Ora il paese è in festa, ne parlano tutti, entusiasticamente: chi se lo sarebbe aspettato un evento simile? a Roma c'è anche un pezzetto di Bocenago. E se il doppio incarico porterà qualche inefficenza, pazienza, sarà ripagata da una attenzione particolare che il sottosegretario alle Autonomie, ne siamo certi, presterà alla sua Bocenago.

1 commento:



  1. http://www.provole.info/2013/07/13/il-senso-della-vergogna/
    Tra i boschi della val Rendena, dove si baratta il senso della vergogna con aspettative di elargizioni.
    Antonio

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